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Si alza sul punto più elevato della frazione capoluogo di Balzo, dominandolo con la sua mole.
Viene costruita a partire dal 1639, in quell'anno si era richiesto al vescovo di poter vendere le campane delle chiese di Santa Maria della Piazza e di Sant'Antonio, presenti nell'antico castello di Santa Maria in Gallo che un secolo prima, i suoi abitati avevano abbandonato per trasferirsi a Balzo. Con la vendita si ricavò abbastanza per dare il via ai lavori per una nuova chiesa nell'abitato, il nuovo edificio viene costruito con l'ausilio di maestranze lombarde, riutilizzando anche i materiali presi altrove, come il portale del XV secolo o le pietre smantellate dalla chiesa di San Michele a Monte Pisciano. Nelle visite pastorali del 1651 si legge che l'edificio non era stato ancora completato, lo sarà nel 1664 quando è attestato il primo Rettore e si elencano i tre altari, i due laterali sono: quello di San Giuseppe, appartenuto alla famiglia Lancellotti e quello della Madonna di Reggio, proprietà dei Mariotti.
Nel 1673 viene chiamata coi nomi di San Bernardino, Santa Maria della Piazza e San Michele, la visita pastorale in quell'anno menziona affreschi che raffigurano santi, tra questi il Beato Marco e le diverse reliquie che facevano parte del tesoro ecclesiastico. Dalle descrizioni dell'epoca risulta che la chiesa aveva due ingressi, due fosse sepolcrali di cui una privata, di proprietà della famiglia Mariotti e che la venerata statua della "Madonna dei Monti" o "Di Piazza" era stata sostituita da un dipinto che la raffigurava.
Si effettuano altri lavori di restauro nel 1772 e viene aperta la grande finestra nella facciata, nel 1883 viene costruita la torre campanaria che sostituirà un precedente campanile a vela, inoltre il futuro cardinale Emidio Taliani De Marchio, originario del paese, pagherà il restauro degli interni. Sempre per interessamento dei Taliani ed anche dei Caffarini, nel 1925 viene costruita la canonica e viene sostituito il pavimento della chiesa, composto a lastre di pietra arenaria con uno più moderno, si completa anche una finta volta.
Nel 1958 la chiesa viene elevata al rango di Parrocchiale, distaccandola da Santa Maria in Lapide alla quale era da sempre sottoposta, nel corso del XX secolo ci saranno diverse opere di restauro come per la canonica, saranno sostituiti anche i pavimenti nel 1974. Viene donato un nuovo portone dalla famiglia Renzi nel 1982 e tre anni più tardi si procederà al restauro del tetto, a partire dal 2013 è stata oggetto di un lungo restauro, terminato cinque anni più tardi che ne l'ha riportata ad un buono stato conservativo.
La severa facciata si alza alla fine della scalinata che sale dalla sottostante strada, un'altra via meno ripida si arrampica sul lato destro, si rimane subito colpiti dal bel portale quattrocentesco che la tradizione vuole provenga dal castello di Santa Maria al Gallo. Le mensole dell'ingresso sono decorate con un motivo a carattere vegetale e l'arco superiore, è contornato da una cornice lavorata, nello spazio tra la porta e la finestra si vede una stretta feritoia da moschetto, aperta a scopo difensivo forse per il forte banditismo dell'area. Sul lato destro si alza il campanile, anch'esso piuttosto sobrio, si eleva per pochi metri sopra la facciata con una grande cella campanaria coperta da una cupola piramidale in cotto, all'interno della torre è collocato l'orologio pubblico.
L'edificio è piuttosto singolare al suo interno, mostra infatti tre navate ma le arcate, invece di correre parallele alla navata, attraversano la larghezza l'edificio sorrette da colonne in pietra di stile tuscanico, erette sopra dei piedistalli. In fondo si trova l'abside con il presbiterio leggermente rialzato, conserva l'immagine della Madonna di Piazza e l'unico altare superstite, l'area è separata dal resto da una grande arcata dove campeggia lo stemma dei Taliani, una cornice in pietra corre in alto lungo tutta la parete. Nella chiesa è presente un bassorilievo riconducibile al XVI secolo, quindi proveniente da un'altro edificio, dove due figure una maschile ed una femminile, sorreggono le stemma di San Bernardino da Siena, con altre decorazioni floreali agli angoli.

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